Lectio Divina - 02/11/2011

Mt 25,1-12

1 Allora il regno de’ cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrar lo sposo. 2 Or cinque d’esse erano stolte e cinque avvedute; 3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avean preso seco dell’olio; 4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avean preso dell’olio ne’ vasi. 5 Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. 6 E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciaron le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. 9 Ma le avvedute risposero: No, che talora non basti per noi e per voi; andate piuttosto da’ venditori e compratevene! 10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che eran pronte, entraron con lui nella sala delle nozze, e l’uscio fu chiuso. 11 All’ultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici! 12 Ma egli, rispondendo, disse: Io vi dico in verità: Non vi conosco.

Lectio

Il presente capitolo presenta tre parabole in crescendo: si fanno tre passi per farci capire il ritorno di Gesù. A tutte queste parabole è sottesa la domanda: “quando tornerai?” Torna durante la nostra vita (le vergini) e bisogna procurarsi l’olio che è il dono dello Spirito; la parabola dei talenti dice che è necessario adoperarsi per acquistare questo olio; la parabola del giudizio dice che il Signore è riconoscibile nelle persone più emarginate. Per cui, il discorso sulla “fine” ci richiama a vivere bene il nostro rapporto con il fratello bisognoso, perché lì incontriamo il volto di Cristo. Il contesto del testo parla delle nozze tra l’Uomo e Dio. Le nozze sono il significato più profondo della vicenda umana, perché offrono la possibilità di una realizzazione piena: essere figli. Nel lasso di tempo tra la vita e la morte, si sceglie di cantare l’amore del Signore. Questo è il senso della vita e l’insegnamento delle cinque vergini sagge. Questo amore è eterno perché porta verso l’incontro definitivo… questo è il grande desiderio dell’uomo; in assenza del quale la vita non ha sapore. Si vive per andare incontro allo sposo che viene. La parabola ha un’istruzione bene precisa; e per comprenderla bisogna sapere con chi ci si vuole identificare. A mò di suggerimento: è meglio identificarsi con le vergini stolte per cominciare ad essere prudenti. Perché se si identificano le nostre stoltezze, ci si dispone verso la conversione. Il Regno dei cieli… il regno dei cieli è visto nella sua prospettiva finale, ma si deve considerare che tutta la vita è un’uscita per andare incontro a qualcosa o Qualcuno. Questa uscita verso… è accompagnata da grandi fiaccole, che hanno un serbatoio che alimenta la fiamma e la rendono resistente ai vari venti. Il serbatoio senza combustibile rende l’oggetto inutile, con il combustile è capace di illuminare. E come si può notare tutto ruota attorno al combustibile!!! In che condizione è la nostra fiaccola? Il vaso indica, in senso transalto, anche il corpo… il senso della nostra vita è dato dal fatto se nel corpo abbiamo l’Olio, lo Spirito. Il Signore, in questa parabola, è chiamato lo Sposo, che è la più bella definizione di Dio: se uno vuole capire chi è Dio pensi ad una relazione solida tra un uomo e una donna. Il tema dello sposo attraversa come un filo rosso tutta la Scrittura: Osea, Cantico dei cantici, Isaia, Geremia, Apocalisse. Allora il matrimonio è la metafora che l’uomo e la donna vivono sulla terra, perché la realtà è l’unione tra l’uomo e Dio. Infatti il matrimonio è un sacramento: segno efficace in cui si realizza quest’amore. La vita deve essere un cantico di lode a Lui che ama incondizionatamente… e tutta la vita ha questa connotazione: da quando si nasce si va incontro a Qualcuno. La vita è sempre una partenza: non si termina mai, ma si comincia. Cinque di esse… 10 è il numero della totalità. Tutta l’umanità va incontro al Signore con modalità diverse: 5 e 5. Lo stolto è colui che dice, ma non fa. Saggio è Colui che costruisce sulla Parola di Cristo che compie la volontà del Padre. Tutte prendono le lampade, portano qualcosa con il proprio corpo, però alcune hanno l’olio, altre sono sprovviste. L’olio è ogni azione compiuta sotto l’azione dello Spirito… azione che caratterizzata dall’amore, porta verso l’eternità. La mancanza di olio… è ogni azione contraria all’azione dello Spirito; e il nostro vaso resta un coccio. Allora la difficoltà è come vado incontro? Con saggezza o senza saggezza? Come si vede, il problema non è l’incontro finale. Piccoli vasi… dice la nostra pochezza di fronte alla maestà divina; però una pochezza che è capacità di contenere qualcosa… se ogni istante è vissuto in pienezza d’amore. Allora si ha un corpo trasfigurato e si va incontro al Figlio. Poiché lo sposo tardava… è l’esperienza della Chiesa che aspettava la parusia… si precisa che il Signore tarda e arriva sempre alla fine. Il testo dice che non è vero che tarda, ma è venuto tante volte nella nostra vita, in ogni istante, e bisognava incontraLo prima. Il ritardo è un gioco divino che offre la possibilità di fare provvista d’olio di modo che l’incontro finale sia pieno… e c’è un invito a crescere a dismisura. Comunque alla fine tutte si assopirono (simile ad annuire)… cioè tutta la vita è un andare incontro allo Sposo e questo si realizza quando si dice l’ultimo e definitivo “si” alla vita e dopo ci sarà l’incontro con Lui. L’incontro è dopo la morte, ma la qualità dell’incontro stesso dipende da ciò che è stato fatto prima… a porta chiusa = a vita terminata!!! A mezzanotteEcco lo Sposo… l’incontro avviene quando tutti dormono. Quando si muore non finisce tutto, ma in quella circostanza avviene l’incontro. La morte è l’uscita definitiva verso di Lui. Quando nel buio della notte pensiamo che non c’è più nulla: ecco che avviene l’incontro con lo Sposo. E Tutti si destano/risorgono preparando le lampade... cioè con ciò che si è compiuto nella vita terrena. Si va incontro a Colui che viene incontro all’uomo. Un’altra lettura è: guarda lo sposo… è Lui il senso della nostra esistenza, della nostra vita, l’unico nostro desiderio, il senso di tutto. E dall’incontro si hanno due risultati: Allora… le stolte si accorgono che il loro corpo non ha accumulato olio… la vita terrena è stata autoreferenziale e chiusa all’amore. La domanda di fondo: cosa c’è di valido in questa vita? O si imposta sullo sguardo allo sposo, senso della vita e si va incontro e ci si sente realizzati; oppure si deve dichiarare fallimento. Nella vita non bisogna restare ancorati al passato, pensando che sono i tempi migliori; né sporgersi troppo sul futuro, pensando che ci appartiene; ma è necessario vivere bene il tempo presente come kairos = momento di grazia. Ma le sagge… per quanto buone amiche, le sagge non possono dare niente perché non possono agire per le altre. Bisogna acquistare dai venditori… coloro che possono vendere l’olio sono i più poveri e gli emarginati… tutti i nullatenenti, a cui si fa la carità, sono le persone che conducono ad amare in modo pieno: mentre si pensa di fare la carità, ci si accorge che il nostro cuore si apre all’amore. Allora l’amore per il bisognoso porta alla salvezza. Amando il povero, si ama il Signore e in questo modo si ottiene la salvezza. Ora mentre quelle… il testo dice che il “dopo” è già tardi, perché la porta è chiusa. Il tempo utile è quando la porta è aperta: il tempo del presente, della vita, necessario per acquistare l’olio. La parabola è un invito alla responsabilità: la vita va vissuta nell’amore e nella comunione, e non per fare stare male noi e gli altri. Da come si vive, dipende la nostra identità di Figli. Più tardi… il “dopo” è troppo tardi. È solo in questa vita che si deve crescere. Signore, Signore… c’è un richiamo a Mt 7,21… si vuole precisare che il Signore è stato sempre alla porta a bussare, ma l’ha trovata sempre chiusa. Non ti conosco… è la risposta per chi non hai mai gradito la presenza del Signore. La vita è importantissima, non si vive a caso, si vive per amare e realizzare noi stessi. La risposta è nella logica della vita vissuta. Vegliate… si deve avere un atteggiamento di attenzione perché ogni momento e ogni ora sono buone per acquistare l’olio della salvezza… occhi e cuore aperti. È questa una parabola che offre la possibilità di aprire la porta… prima che sia troppo tardi.

 

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